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TOChina Centre

TOChina Centre

Il TOChina Centre è un centro dipartimentale per gli studi politologici e di area sulla Cina contemporanea.

Il TOChina Centre individua il proprio campo scientifico di riferimento all’intersezione tra gli studi politologici sulla trasformazione dell’ordine internazionale e gli studi d’area riguardanti cultura politica, istituzioni e politiche della Cina contemporanea.

Il Centro coordina le attività del TOChina Hub, costituito dalla sinergia scientifica e operativa tra i seguenti partner:

  1. Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università degli Studi di Torino
  2. ESCP Business School
  3. Torino World Affairs Institute (T.wai)

Attraverso il TOChina Hub, il Centro persegue un’agenda integrata di ricerca avanzata, alta formazione e terza missione - comprese la promozione della piattaforma di dialogo e cooperazione nazionale tra il settore filantropico italiano e quello cinese (China-Italy Philanthropy Forum), attività di analisi orientata alle politiche a beneficio delle istituzioni centrali, la costruzione di reti di specialisti e partenariati territoriali, e l’ancoraggio di capitale umano a elevata professionalità attraverso una rete di TOChina Alumni.

Attraverso il suo Direttore, il TOChina Centre ha la responsabilità scientifica della rivista quadrimestrale open-access OrizzonteCina, censita dall’ANVUR tra i periodici scientifici per l’Area 14 e sviluppata in partenariato con il Torino World Affairs Institute e la ESCP Business School.

Il TOChina Centre supporta il profilo China & Global Studies della Laurea Magistrale in Scienze Internazionali per lo sviluppo dell’offerta formativa extra-curricolare, con particolare riferimento alla TOChina Summer School (dal 2007), ai TOChina Seminars (dal 2010) e al ChinaMed Business Program (dal 2013).

Cinque partenariati dell’Università degli Studi di Torino con atenei cinesi - Peking University (partenariato strategico), Zhejiang University, Tongji University, Beijing Foreign Studies University, e Guangdong University of Foreign Studies – sono coordinati dal TOChina Centre, che concorre ad assicurare la qualità della mobilità studentesca nelle due direzioni nell’ambito di tre percorsi di double degree e due percorsi di mobilità per crediti, anche sostenuti da fondi Erasmus Partner Countries.

Direttore: Giovanni Andornino

Consiglio Direttivo:

Giovanni Andornino, Anna Caffarena, Giovanni Finizio, Giuseppe Gabusi, Stefano Ruzza

Comitato Scientifico:

Richard Baum (†), University of California Los Angeles
Shaun Breslin, University of Warwick
Gregory Chin, York University (Canada)
Kent Deng, London School of Economics and Political Science
Franco Garelli, Università degli Studi di Torino
Jean François Huchet, INALCO
Andrey Kortunov, Russian International Affairs Council
Liu Wei, Zhejiang University
Christopher McNally, Chaminade University
Men Honghua, Tongji University
Katherine Morton, Tsinghua University
Niu Dayong, Peking University
Francesco Rattalino, ESCP Business School
John Ravenhill, University of Waterloo
Anja Senz, Heidelberg University
Ashley Tellis, Carnegie Endowment for International Peace
Patricia Thornton, University of Oxford
Luigi Tomba, University of Sydney
Zhang Jian, Peking University

Affiliati al Centro:

Edoardo Agamennone, Daniele Brigadoi Cologna, Carlotta Clivio, Enrico Fardella, Silvia Frosina, Andrea Ghiselli, Federico Madaro, Virginia Mariano, Kavinda Navaratne, Martina Poletti, Roberta Ricucci, Marco Sanfilippo, Anastas Vangeli

Regolamento Centro

China Management & Business Program – CMBP 2024 (XI edition)
https://www.chinabusinessprogram.it/ 

TOChina Summer School 2023 - 17° Edizione 
www.tochina.it/training/tochina-summer-school

TOChina Open Day 2022: 4 novembre 2022
programma

TOChina Summer School 2022 - 16° Edizione 
www.tochina.it/training/tochina-summer-school

Rivista Quadrimestrale "OrizzonteCina": online il numero "I 100 anni del Partito comunisca cinese"
OrizzonteCina Vol. 12 N. 1

TOChina Open Day 2021: 22 ottobre 2021 
programma

Upgrading China knowledge in Europe
28 giugno 2021 - Tavola rotonda organizzata nell'ambito della TOChina Summer School
programma

Audizione parlamentare
6 maggio 2021, Audizione di Giovanni Andornino sul tema dell'accordo quadro sugli investimenti tra UE e Cina
Link: https://webtv.senato.it/webtv_comm?video_evento=190601

Chinese Language Day 2021: 20 aprile 2021
programma

In arrivo in libreria:  “Cina. Prospettive di un paese in trasformazione” 
a cura di Giovanni B. Andornino (Bologna, Il Mulino, marzo 2021)
https://www.mulino.it/isbn/9788815292124

Rivista quadrimestrale “OrizzonteCina”: online il nuovo sito web 
www.orizzontecina.unito.it

TOChina Open Day 2020: 12 novembre 2020
programma

Approfondimento “La Cina: sviluppi interni, proiezione esterna”: curato da Giovanni Andornino per l'Osservatorio di Politica Internazionale del Parlamento, è stato realizzato dal Torino World Affairs Institute in collaborazione con il Centro Luigi Bobbio per la ricerca sociale pubblica e applicata, progetto d’eccellenza del Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università degli Studi di Torino. L’approfondimento è accessibile su http://www.parlamento.it/application/xmanager/projects/parlamento/file/repository/affariinternazionali/osservatorio/approfondimenti/PI0163.pdf

Canale Telegram del profilo China & Global Studies: notifiche sulle novità relative a insegnamenti e attività extra-curriculari su https://t.me/chinaglobalstudies

TOChina Conversation Club: ripartite le attività per l’A.A 2020-21 sotto la guida della prof.ssa Zhao Meirong (link al Club)

Red philanthropy: strategies of legitimisation and networked corporatism in China’s nonprofit ecosystem (Giovanni B. Andornino; Francesco Silvestri; Virginia Mariano)

This research agenda investigates the relationship between private, non-corporate Chinese philanthropists and the Party-State. While the notion of charity is embedded in the ethical premises of Confucianism, Buddhism and Daoism, China’s charitable tradition stagnated under Mao’s rule and only recently has a secular practice of philanthropy emerged as a kind of giving that would lead to a more sustainable improvement of public life. This project intends to investigate the rationale behind large-scale individual philanthropy in China, conceptualized as a particular instance of networked corporatism. The working hypothesis is that wealthy entrepreneurs and families in China pursue a similar strategy of legitimization on three separate but interlocking levels. First, within the fundamental political realm, in recognition of the “octroyé” nature of their success in business, they allow their philanthropic agendas to be structured by government priorities and thus opt to become decentralized agents of China’s modernization. Second, at the societal level, they target local needs in an attempt to legitimize their increasing informal power by maximizing popular goodwill toward the donor and his/her kin. Finally, a cultural dimension comes into play to the extent that Chinese philanthropists are influenced by a consolidated global trend that sees the very rich - both in the West, as well as within the wider sinophone world (e.g. Hong Kong) - commit ample resources to join the exclusive ranks of a "cosmopolitan ethical élite" of ultra-high networked individuals who generate both material (e.g. social investment), as well as intangible value through philanthropy. 

ChinaMed: China’s evolving role across Italy’s Euro-Mediterranean neighbourhood (Giovanni B. Andornino; Enrico Fardella; Andrea Ghiselli; Virginia Mariano; Martina Poletti; Anastas Vangeli)

The ChinaMed project is a research platform promoted by the TOChina Hub to provide a fresh analytical response to the shifting geo-economic and security landscape in the wider Mediterranean region. In particular, the primary research aim of the ChinaMed research team is to analyze the deepening interconnections between China and countries in this region, reflecting on their potential impact on regional and global dynamics.

ICCSO: Italy-China Competence and Sentiment Observatory (Giovanni B. Andornino; Daniele Brigadoi Cologna; Virginia Mariano; Martina Poletti)

The Observatory, jointly established with the CERM (Centro di Ricerca sulle Minoranze) of the University of Insubria, in cooperation with the Torino World Affairs Institute and Codici, collects and analyses data on the sentiment – opinions, perceptions, images – of the Italian public towards China and the wider sinophone world. It also engages with two specific “interested publics”: Italian students of International Relations and China studies, and Chinese students of International Relations and Italian studies

OrizzonteCina Vol. 14 N. 1 (2023)

Studiare la Cina oggi. Prospettive interdisciplinari e transdisciplinari

L’insieme delle conoscenze, esperienze e competenze utili per comprendere la Cina di oggi è più articolato e complesso che mai. Oltre alle auspicabili competenze in ambito linguistico, storico e letterario necessarie per navigare i codici espressivi e di pensiero culturalmente orientati dalla tradizione cinese, sembra più che mai indispensabile saperle coniugare o temperare con una formazione in campi disciplinari diversi, in primis quelli delle scienze sociali: scienza politica, sociologia, economia, antropologia, diritto. Quali margini vi sono oggi in Italia per la costruzione di un sapere di questo tipo?

OrizzonteCina Vol. 13 N. 2-3 (2022)

Il XX Congresso nazionale. Tendenze e contraddizioni

Il XX Congresso nazionale del Partito comunista cinese ha segnato la plenitudo potestatis di Xi Jinping. Confermato Segretario generale per un inusitato terzo mandato e circondato nel Comitato permanente di soli uomini a lui vicini, Xi pare oggi impersonare il ritorno della Cina alla vecchia era del paramount leader. Le complesse vicende degli ultimi tre anni - dalle tensioni montanti con gli Stati Uniti allo stato d'emergenza pandemica che tuttora persiste nel Paese - non paiono dunque aver incrinato la tendenza all'accentramento del potere che ha contraddistinto, sin dalle sue origini, la "Nuova era" inaugurata nel 2012. Al contrario, proprio le tensioni internazionali e l'emergenza interna hanno offerto nuove leve all'accentramento. Tuttavia, il contesto oggettivamente difficile crea nuove contraddizioni nella marcia verso la "grande rinascita della nazione cinese" (Zhonghua minzu weida fuxing, 中华民族伟大复兴). Archiviato il primo "obiettivo del secolo" assieme al centesimo anniversario della fondazione del Partito nel 2021, resta ora da raggiungere il secondo obiettivo: un'articolata declinazione del concetto di "modernizzazione alla cinese" (Zhongguo shi xiandaihua, 中国式现代化), che rischia di risentire pesantemente del rallentamento dell'economia cinese e internazionale, nonché delle tensioni sociali prodotte dalle politiche di contenimento della pandemia. Parimenti in dubbio sembrano gli ambiziosi obiettivi di progresso tecnologico, anche alla luce delle ulteriori sanzioni recentemente imposte da Washington sulle esportazioni verso la Cina. Per non parlare delle incertezze riguardo al "più vitale degli interessi vitali" - Taiwan. Il presente numero analizza il XX Congresso nazionale su questi e altri fronti, con una particolare attenzione ai documenti congressuali, i quali restituiscono piccoli aggiustamenti nelle "formulazioni" (tifa, 提法), che preludono forse a più significativi policy change.

OrizzonteCina Vol. 13 N. 1 (2022)

Cina e Asia interna: oltre le Nuove vie della seta

Il lancio della Belt and Road Initiative (BRI) nel 2013 ha permesso alla Cina di estendere la propria influenza in Asia interna, controbilanciando al tempo stesso le aspirazioni per una zona di integrazione politica ed economica promossa dalla Russia – l’Eurasian Economic Union, EAEU – con il chiaro intento di ristabilire la propria influenza nello spazio post-sovietico. L’Asia interna è dunque oggi l’arena in cui diversi attori, tra cui la SCO (Shanghai Cooperation Organization), l’Unione Europea tramite l’Eastern Partnership, ma anche la NATO e gli USA, cercano di espandere ed affermare la propria influenza. Sebbene i principali obiettivi della BRI siano l’inter-connettività dei trasporti, il finanziamento delle infrastrutture e l’integrazione dei mercati finanziari, le azioni intraprese hanno profonde ricadute anche in ambito sociale, ambientale e persino linguistico. Fino ad oggi i progetti people-to-people, che pure sono un pilastro della BRI, hanno ricevuto scarsa attenzione nell’attribuzione dei fondi, quasi totalmente destinati al sostegno degli interventi economici e infrastrutturali. A dieci anni dal lancio della BRI è il momento per una riflessione su come questi progetti impattino sulle comunità locali e sulle minoranze che in Asia interna hanno rilevanza anche transfrontaliera, come nel caso degli uighuri, dei kazaki, o dei tajiki presenti sia in Cina che nei paesi confinanti. La sempre più pervasiva influenza cinese in questi territori, per decenni parte o satelliti dell’Unione Sovietica, come nel caso della Mongolia, ha avuto riflessi importanti, ma non imprevedibili, anche nel campo delle politiche linguistiche e dell’istruzione.  La dimensione religiosa, che storicamente ha svolto una funzione di collante in queste aree, collega di fatto le minoranze transfrontaliere – mongoli, uighuri, tajiki – delineando spazi di azione e reazione alle sempre più accentuate politiche di controllo delle autorità cinesi.

OrizzonteCina Vol. 12 N. 2-3 (2021)

“Nuova era” e relazioni internazionali. Pratiche e discorsi di una Cina in ascesa

Nella Cina della "Nuova era", la ricerca di un adeguato status internazionale rappresenta una componente essenziale dei processi di legittimazione politica interna. "Rialzatasi" (zhànqǐlai  站起来) nell'era di Mao Zedong e “arricchitasi” (fùqǐlai  富起来) nell’era di Deng Xiaoping, la Cina di Xi Jinping ambisce ora a “rafforzarsi” (qiángqǐlai  强起来) internazionalmente, portando con ciò a definitivo compimento la “grande rinascita della Nazione cinese” (Zhōnghuá mínzú wěidà fùxīng  中华民族伟大复兴) promessa dal Partito comunista. L’obiettivo pare oggi più che mai a portata di mano, in un contesto internazionale che – agli occhi della dirigenza cinese – risulta non solo caratterizzato dal protrarsi di un “periodo di opportunità strategica” (zhànlüè jīyù qī  战略机遇期), ma anche dal manifestarsi di “cambiamenti senza precedenti in un secolo” (bǎinián wèiyǒu zhī dàbiàn jú  百年未有之大变局) tali da prefigurare “l’ascesa dell’Oriente e il declino dell’Occidente” (dōngshēng xījiàng  东升西降).

OrizzonteCina vol.12, n. 1 (2021)

I 100 anni del Partito Comunista Cinese

Fondato nel 1921 in una fase di debolezza strutturale e radicale trasformazione della Cina, il Partito comunista cinese (Pcc) guida oggi la seconda economia mondiale e si dispone a proiettare l’“approccio cinese” quale formula di governance efficace anche oltre i confini cinesi. Tali confini restano tuttavia contestati sia sul piano istituzionale interno, su quello politico- internazionale e su quello identitario.
Al contempo, la robusta crescita dell’economia “socialista di mercato” cinese e la risposta alla pandemia da Covid-19 corroborano la credibilità politica del Pcc quale agente di modernizzazione, sia dinanzi all’opinione pubblica interna, sia presso i paesi che puntano a una diversificazione delle strategie di sviluppo oltre a quelle prospettate dalle istituzioni internazionali dominate dai paesi occidentali.
Questo numero di OrizzonteCina accoglie articoli non precedentemente pubblicati che offrano un contributo originale su tematiche significative riferite al centenario del Partito comunista cinese.

OrizzonteCina vol. 11, n. 3 (2020)

Le sfide dell'innovazione cinese

Il Quinto plenum del 19° Comitato centrale del Pcc, riunitosi nell’ottobre 2020, ha sottolineato il ruolo di scienza, tecnologia e innovazione (STI) quali forze trainanti del paese per raggiungere la modernizzazione socialista entro il 2035. Il percorso della Cina volto a costruire e consolidare il proprio apparato dell’innovazione è iniziato nel 1978 con le riforme denghiane. Quali traguardi e sfide in materia di tecnologia e innovazione attendono la Cina in questo nuovo decennio? Tra industria spaziale, spazi digitali, fintech, ricerca e filantropia, gli autori di questo numero mostrano come, per la Cina, il percorso verso uno sviluppo trainato dall’innovazione sia già ben avviato.

OrizzonteCina vol. 11, n. 2 (2020)

Italia e Cina: 50 anni di relazioni

Il 50° anniversario della normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra Repubblica italiana e Repubblica popolare cinese (6 novembre 1970-2020) cade in corrispondenza di un significativo deterioramento del quadro politico ed economico internazionale. La pandemia da COVID-19, gli effetti del “momento jacksoniano” sulla politica estera statunitense sotto la presidenza Trump, e la crescente fermezza dell’Unione Europea nei confronti di Pechino hanno accelerato il riallineamento dei fattori che hanno sino ad ora abilitato l’agenda di “rigenerazione della nazione cinese” perseguita dal Partito-Stato cinese sotto la guida di Xi Jinping.

OrizzonteCina vol. 11, n. 1 (2020)

Taiwan: prospettive al di là dello stretto

Taiwan, ufficialmente la Repubblica di Cina (Taiwan), è oggi una delle più vibranti democrazie dell’Estremo Oriente, oltre che una potenza economica di rilevanza globale. La complessità del suo quadro identitario pluralistico, l’evoluzione politica che ha attraversato a partire dalla transizione democratica degli anni Novanta, e le sfide economiche e di sicurezza cui è esposta nell’attuale delicato quadro politico internazionale, sono gli elementi chiave da esplorare per comprendere gli equilibri presenti e futuri in Asia orientale e oltre.

OrizzonteCina vol. 10, n. 4 (2019)

La Cina e il multilateralismo: contesto, dinamiche e scenari

Dopo aver prediletto per decenni una condotta di basso profilo in politica internazionale, la Cina di Xi Jinping è ora unanimemente considerata uno degli attori più ambiziosi a livello globale. In che misura l’attuale ordine internazionale, concepito al termine della Seconda guerra mondiale quando la Repubblica popolare cinese non era ancora stata fondata, può assicurare strumenti di governance multilaterale efficaci in un contesto di tensioni senza precedenti tra la nuova proiezione cinese e l’unilateralismo jacksoniano degli Stati Uniti di Donald Trump?

OrizzonteCina vol. 10, n. 3 (2019)

Sviluppo e sostenibilità a confronto lungo le nuove Vie della seta

Arrivata a coinvolgere più di 130 paesi, la Belt and Road Initiative (BRI) comincia a sollevare importanti questioni inerenti alla sostenibilità dei progetti infrastrutturali che essa promuove. Come conciliare la visione del presidente Xi Jinping per la costruzione di una “civiltà ecologica” con la sete di crescita economica di quei paesi in via di sviluppo entrati a far parte dell’iniziativa? E come armonizzare i disparati quadri normativi per la protezione dell’ambiente e degli ecosistemi che si trovano lungo la BRI?

OrizzonteCina vol. 10, n. 2 (2019)

2019: ricostruire il passato, plasmare l'identità

È difficile non rimanere colpiti da come, a settant'anni dalla fondazione della Repubblica popolare cinese, il 2019 sia iniziato con un particolare monito rivolto da Xi Jinping ai massimi funzionari del Partito-Stato cinese convocati presso la Scuola centrale del Partito di Pechino: che gli anniversari degli eventi che cadono quest’anno non fossero forieri di disordini. Il ruolo della storia nella definizione dell'identità cinese contemporanea resta centrale. Per la dirigenza cinese ricordare date spartiacque nel tortuoso percorso di costruzione della Cina moderna – quali il 4 maggio 1919 o il 1° ottobre 1949 – è un dovere morale, ma implica anche massima cautela rispetto ai margini di dibattito ammissibili intorno alla versione canonica della storia patria. Analogamente, il silenzio su altri anniversari, primo tra tutti il 30° dalle proteste represse di piazza Tian'anmen è altrettanto funzionale alla costruzione dell'identità collettiva, estranea a un passato cui non conviene ricondurre le radici della Cina di oggi.

OrizzonteCina vol. 10, n. 1 (2019)

Religiorni, spiritualità ed etica con caratteristiche cinesi

Alle strette maglie dell’ateismo di Stato sfugge un numero crescente di cittadini cinesi, i quali si affidano a varie proposte etico-religiose o spirituali per trovare senso esistenziale o conforto nella preghiera in un’epoca percepita come moralmente vacua. Come per lo studio della Storia dell’arte, disciplina in cui si usa distinguere tra “arti della Cina” e “arti in Cina”, questo numero di OrizzonteCina si propone di restituire una visione d’insieme delle religioni della Cina e in Cina. Nella “nuova era” di Xi Jinping, se da una parte l’aspettativa del Partito comunista cinese è che tutte le identità etico-religiose e spirituali, indipendentemente dalla rispettiva origine, siano compiutamente “sinificate”, dall’altra è il Partito stesso a chiedere direttamente alla popolazione di avere “fede” (e non più semplicemente “fiducia”) nel suo operato, e di rafforzare questa fede attraverso specifiche ritualità e gesti di devozione.

OrizzonteCina vol. 9, n. 4 (2018)

Fine di un'era? Traguardi e prospettive dopo quarant'anni di riforme e apertura

Dicembre 1978: a due anni dalla morte di Mao, l'11° Comitato centrale del Partito comunista cinese nella sua terza sessione plenaria conferma l'inizio di una nuova fase di riforme e apertura al mondo. Deng Xiaoping, artefice del nuovo indirizzo politico pur non rivestendo le cariche apicali, incita i dirigenti cinesi a "emancipare la mente", studiando economia, management e discipline tecniche e scientifiche. Quarant'anni dopo, all'inizio di un'altra "nuova era" sotto la guida di Xi Jinping è tempo di bilanci, confronti e riflessioni sulle nuove ambizioni della Cina.

OrizzonteCina vol. 9, n. 3 (2018)

Cina, Balcani ed Europa centro-orientale: prospettive regionali

Investimenti audaci, opportunità commerciali, infrastrutture e connettività: mentre Pechino offre ai paesi dell’Europa centro-orientale i riflessi del "sogno della Cina", l'Unione Europea soffre l'emorragia di autorevolezza causata da involuzione inter-governativa, Brexit e cronico affaticamento post-allargamento. Le istituzioni comunitarie e le cancellerie nazionali sono così chiamate a integrare la notevole intraprendenza diplomatica cinese sul suolo europeo nel proprio calcolo strategico, consapevoli che al partenariato minilaterale "16+1" potrebbe in un futuro non lontano affiancarsi un analogo meccanismo dedicato ai sei paesi membri mediterranei.

OrizzonteCina vol. 9, n. 2 (2018)

Il futuro dell'Esercito Popolare di Liberazione

Chiamato a confrontarsi con un mutato indirizzo politico riguardo all’impiego dello strumento militare, l’Esercito popolare di liberazione (Epl) sta attraversando una fase di profonda trasformazione. Dai dibattiti sulle sue nuove funzioni emerge la dialettica tra le istanze della dirigenza civile e le ambizioni degli alti comandi, mentre le nuove articolazioni della burocrazia militare entrano in competizione per l’ottenimento di risorse e prestigio. Nel frattempo, lungo le nuove "Vie della Seta", a farsi strada sono le società di sicurezza private: nuovi attori che proteggono quelle imprese di Stato cinesi incaricate di trasformare le promesse di connettività eurasiatica in storie di successo.

OrizzonteCina vol. 9, n. 1 (2018)

La Cina e il Mediterraneo nella "Nuova era" di Xi Jinping

Nell’era della cosiddetta connettività eurasiatica, fortemente promossa dal Presidente cinese Xi Jinping, mentre si aggiornano costantemente le rotte e le mappe delle “nuove Vie della Seta”, appare sempre più evidente la centralità del bacino del Mediterraneo, ineludibile punto d’arrivo della proiezione cinese verso occidente.

Corso di Laurea Magistrale in Scienze Internazionali: presentazione

China Management & Business Program - CMBP: see what we do

TOChina Summer School: cutting-edge knowledge on China since 2007

TOChina Alumni - From Case Study to Reality: applying knowledge first hand

19 aprile 2023
ore 14.00 – 16.00 | Aula C1 (Campus Luigi Einaudi) & Webex
Assessing China’s footprint in the wider Mediterranean region: the ChinaMed project
Andrea GHISELLI (Fudan University & T.wai)
Modera e discute prof. Giovanni ANDORNINO (Università degli Studi di Torino)

12 aprile 2023
ore 14.00 – 16.00 | Aula C1 (Campus Luigi Einaudi) & Webex
Human knowledge, local disciplines? The case of Chinese anthropology
CHEN Jin (Tongji University)
Modera e discute prof. Giovanni ANDORNINO (Università degli Studi di Torino)

5 aprile 2023
ore 14.00 – 16.00 | Aula C1 (Campus Luigi Einaudi)
The exemplary society: model learning, model heroes, and propaganda in PRC history today
BØrge BAKKEN (Visiting Professor, Università l’Orientale di Napoli)
Modera e discute prof. Giovanni ANDORNINO (Università degli Studi di Torino)

29 marzo 2023
ore 14.00 – 16.00 | Aula C1 (Campus Luigi Einaudi)
Justice after carbon: environmental justice in the wake of global Chinese hydropower
Andrea PIA (London School of Economics and Political Science)
Modera e discute prof. Giovanni ANDORNINO (Università degli Studi di Torino)

22 marzo 2023
ore 14.00 – 16.00 | Aula C1 (Campus Luigi Einaudi) & Webex
Generation metters: the shifting attitudes of the Taiwanese public toward cross-Strait relations
Frank LIU (National Sun Yat-Sen University)
Modera e discute prof. Giovanni ANDORNINO (Università degli Studi di Torino)

20 marzo 2023
ore 16.00 – 18.00 | Aula B1 (Campus Luigi Einaudi) & Webex
US financial warfare on China: new type of Cold War
Gregory T. CHIN (York University & Mayling Birney Global Scholar, London School of Economics and Political Science)
Modera e discute prof. Giuseppe GABUSI (Università degli Studi di Torino)

15 marzo 2023
ore 14.00 – 16.00 | Aula C1(Campus Luigi Einaudi) & Webex
China’s path to modernisation: opening up, rejuvenation, projection
ZHANG Jian (Peking University)
Modera e discute prof. Giovanni ANDORNINO (Università degli Studi di Torino)

8 marzo 2023
ore 14.00 – 16.00 | Aula C1 (Campus Luigi Einaudi) & Webex
US-China relations as seen from South-East Asia: trends and prospects
LI Mingjiang (Nanyang Technological University)
Modera e discute prof. Giovanni ANDORNINO (Università degli Studi di Torino)

1 marzo 2023
ore 14.00 – 16.00 | Aula C1 (Campus Luigi Einaudi)
Beyond hyphenated identity labels: the Chinese-Italian minority as work in progress and as aspiration
Daniele BRIGADOI COLOGNA (Università Insubria & T.wai)
Modera e discute prof. Giuseppe GABUSI (Università degli Studi di Torino)

22 febbraio 2023
ore 14.00 – 16.00 | Aula C1 (Campus Luigi Einaudi)
The People’s Liberation Army and China’s foreign policy process
Simone DOSSI (Università di Milano & T.wai – Torino World Affairs Institute)
Modera e discute prof. Giovanni ANDORNINO (Università degli Studi di Torino)

2 maggio 2022
ore 8.30-10.00 | aula B1 (Campus Luigi Einaudi) & webex
“China's fisheries policy: economic challenges, impacts on resources and international governance”
Sebastien COLIN (Institut National des Langues et Civilisations Orientales)
Moderator and chair: Giovanni B. ANDORNINO (University of Turin)

27 aprile 2022
ore 8.30-10.00 | aula B1 (Campus Luigi Einaudi) & webex
“La protezione degli interessi cinesi all’estero: securitizzazione e politica estera”
Andrea GHISELLI (Fudan University)
Modera e discute: Giovanni B. ANDORNINO (Università degli Studi di Torino)

26 aprile 2022
Ore 8.30-10.00 | aula B1 (Campus Luigi Einaudi) & webex
“Lotte ideologiche e vitalità del Partito comunista cinese”
Gaia PERINI (Università di Modena e Reggio Emilia & Alma Mater Studiorum - Università di Bologna)
Modera e discute: Giovanni B. ANDORNINO (Università degli Studi di Torino)

20 aprile 2022
ore 8.30-10.00 | aula B1 (Campus Luigi Einaudi) & webex
“China and Key Controversies in Contemporary IR”
ZHANG Tiejun (Council on International Educational Exchange)
Moderator and chair: Giovanni B. ANDORNINO (University of Turin)

13 aprile 2022
ore 8.30-10.00 | aula B1 (Campus Luigi Einaudi) & webex
“A People’s Map”: perché e come mappare la Cina globale
Ivan FRANCESCHINI (Australian National University)
Modera e discute: Giovanni B. ANDORNINO (Università degli Studi di Torino)

12 aprile 2022
ore 8.30-10.00 | aula B1 (Campus Luigi Einaudi) & webex
“Narrazione per immagini: la politica estera cinese nelle vignette del China Daily”
Natalia RIVA (Università Cattolica di Milano)
Modera e discute: Giovanni B. ANDORNINO (Università degli Studi di Torino)

6 aprile 2022
ore 8.30-10.00 | aula B1 (Campus Luigi Einaudi) & webex
“L’influenza cinese in Italia: narrazioni e interpretazioni”
Daniele BRIGADOI COLOGNA (Università degli Studi dell’Insubria)
Modera e discute: Giovanni B. ANDORNINO (Università degli Studi di Torino)

5 aprile 2022
ore 8.30-10.00 - aula B1 (Campus Luigi Einaudi) & webex
"Whatever it takes”: the political economy of the Chinese Communist Party
Shaun BRESLIN (University of Warwick) e Giuseppe GABUSI (Università degli Studi di Torino)
Moderator and chair: Giovanni B. ANDORNINO (University of Turin)

4 aprile 2022
ore 8.30-10.00 | aula B1 (Campus Luigi Einaudi) & webex
“Il corretto punto di vista sulla storia del Partito comunista cinese”
Paola PADERNI (Università di Napoli “L’Orientale”)
Modera e discute: Giovanni B. ANDORNINO (Università degli Studi di Torino)

25 febbraio 2022
ore 9.45-16.30 | Sala webex del Centro TOChina
Seminario di ricerca OrizzonteCina (in lingua italiana)
“Nuova era" e relazioni internazionali. Pratiche e discorsi di una Cina in ascesa” 
Modera: Giovanni B. ANDORNINO
Relatori: Natalia RIVA, Tanina ZAPPONE, Lorenzo TERMINE, Silvia MENEGAZZI, Riccardo NANNI
Discutono: Anna CAFFARENA, Daniele BRIGADOI COLOGNA, Simone Dossi

2 aprile 2021
ore 15.00-18.00 
Independent Documentary & Discussion: “A New Era"
Boris SVARTZMAN (EHESS), Michele BONINO (Polytechnic University of Turin)
Moderator: Prof. Giovanni B. ANDORNINO

26 marzo 2021
ore 15.00-18.00
Covering China: strategie mediatiche tra notizie e narrazioni
P. Bernardo CERVELLERA (Asia News), Marzia DE GIULI (TGR Piemonte), Andrea PIRA (Milano Finanza & Lettera 22)
Moderatore: Prof. Giovanni B. ANDORNINO

25 febbraio – 1 aprile 2021: Webex
ore 17.00-19.00
Webinar
Ciclo di seminari OrizzonteCina 2021
Il ciclo di seminari è offerto agli studenti di Relazioni Internazionali dell’Asia orientale e del Laboratorio di Public diplomacy e pratiche della politica estera cinese. Eventuali ulteriori partecipanti sono pregati di registrarsi

12 NOVEMBRE 2020: Webex
ore 09.00-11.00 - Sala webex del Centro TOChina
Webinar (in lingua italiana)
“La Cina verso il primo centenario: governance, innovazione e proiezione internazionale” 
Modera: Anna CAFFARENA
Relatori: Giovanni ANDORNINO, Giuseppe GABUSI, Francesco SILVESTRI e Arianna PONZINI
Discute: Francesco RAMELLA

Dott.ssa Virginia Mariano
Room 1D325, CLE Campus
University of Torino
Lungo Dora Siena 100/a
10153 Torino, Italy

T: +39 011 670 2627
W: www.tochina.it

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Ultimo aggiornamento: 16/02/2024 16:10
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