Dipartimento di Culture, Politica e Società

Descrizione del progetto

Il progetto indaga le principali tendenze e le trasformazioni in corso nella comunicazione politica nell’era degli ecosistemi mediali digitali e dell’ibridazione (Chadwick 2013), costringendo soggetti e istanze a rinnovare i repertori narrativi. Muovendo dagli studi sulla digital politics (Coleman e Freelon 2015), definita in termini di conseguenze dell’impatto prodotto dalle tecnologie digitali sulle forme della comunicazione e dell’organizzazione politica, il progetto intende indagare la fenomenologia delle attuali campagne elettorali, che vivono una fase di radicale trasformazione. Le campagne di Obama 2008 e 2012, infatti, suggeriscono l’ipotesi del superamento del paradigma classico della mediatizzazione nella comunicazione politica.

Il calendario elettorale per l’anno 2016 offre alla ricerca oggetti di osservazione di interesse primario: le Amministrative 2016 – con le Comunali a Milano, Roma e Torino –, il referendum confermativo della riforma del Senato e del Titolo V della Costituzione in materia di rapporto Stato/ Regioni ed, infine, le Presidenziali USA 2016. Né si escludono altre scadenze elettorali di interesse nazionale e internazionale al momento non in programma. Tale scadenziario consentirà un’analisi multiscala: locale, nazionale e internazionale.

La ricerca si articolerà intorno a focus tematici indicativi degli ambiti più toccati dalle trasformazioni indotte dalle tecnologie digitali:

• Analisi del campaigning e strategie di comunicazione elettorale: saranno studiati i dispositivi e le strategie di campagna dei candidati alle Amministrative e delle parti contrapposte al Referendum di ottobre 2016. Lo studio sarà condotto: (1) con tecniche di osservazione partecipante su case studies (Comunali a Torino e Milano), con l’obiettivo di indagare il grado di innovazione introdotto nelle tecniche di campagna da metodi importati dalle campagne obamiane (mobilitazione dei volontari on the ground, microtargeting, social campaigning); (2) con il monitoraggio del coverage mediatico e dell’agenda delle campagne sui media broadcast e sul web;
• Analisi dello storytelling e delle narratives dei candidati: saranno mappate con le tecniche di corpus linguistics e analisi multimodale le variazioni alle narratives e le modalità di diffusione delle stesse al fine d’identificare la presenza di sprinkled metonymies che evidenzierebbero le modalità comunicative tipiche del reframing di tipo obamiano;
• Tecnologie digitali e forme dell’organizzazione politica: gli studi più avanzati suggeriscono di collocare sul piano organizzativo, più che su quello comunicativo, l’impatto del web sulle campagne elettorali (Karpf 2012). Il progetto, allora, indagherà: (a) la fenomenologia dell’attivismo e della mobilitazione on the ground e le sue interrelazioni con «l’attivismo da tastiera», sulla base delle nuove opportunità di partecipazione offerte dal web, ridefinendo la dicotomia classica «attore» vs «spettatore»; (b) l’evoluzione e le modalità di fundraising degli attori politici italiani, in chiave comparata con diversi contesti europei, a partire dalle elezioni politiche del 2013, con particolare attenzione alla dimensione online. Il fundraising, infatti, è oggi la più strategica delle funzioni di mobilitazione nel contesto di digital campaigning. I cambiamenti legislativi e la necessità di autofinanziamento implicheranno un maggiore investimento di spesa nelle campagne online?;
• Gli effetti della comunicazione elettorale e dell'esposizione ai media sulle decisioni di voto: una delle questioni su cui ancora mancano riflessioni compiute riguarda gli effetti che la comunicazione elettorale e l'esposizione ai media produce sulle decisioni di voto. L’indagine considera tre aspetti: (a) le diverse tipologie di “dieta” mediatica che caratterizzano il conseguimento dell'informazione dei cittadini, a seconda delle loro caratteristiche sociodemografiche e orientamento politico; (b) il ruolo dell'esposizione e della memorizzazioneselettiva nel processo di formazione della decisione di voto; (c) il ruolo dei social media nel processo di engagement dei cittadini.
• La gender politics nella comunicazione elettorale: il tema della gender equality è indicatore sensibile delle più attuali trasformazioni in ambito digital politics. I diversi momenti elettorali saranno occasione per un focus di approfondimento su: (a) la presenza femminile nelle diverse arene elettorali; (b) le modalità d’uso da parte delle donne in politica delle nuove forme di comunicazione; (c) gli stili di comunicazione e forme di attivazione soprattutto in relazione ai networks tematici; (d) l’uso e la salienza della issue “gender” come tema di campagna elettorale.

Innovazione rispetto allo stato dell'arte

La ricerca contribuirà ad innovare la conoscenza su:

• stato di evoluzione delle campagne elettorali italiane verso il paradigma del digital campaigning sia in ambito comunicativo, sia nelle forme organizzative (networked politics)
• stato di evoluzione delle strategie e dei dispositivi di comunicazione, con focus sull’influenza della variabile di genere
• uso strategico delle tecniche di reframing nella costruzione del discorso politico dei candidati e aspetti innovativi a livello di narrative
• grado di diffusione delle pratiche di consumo ibridato dei messaggi elettorali e conseguente impatto sulle decisioni di voto nel contesto elettorale
• impatto della variabile di genere e peso delle gender issues nelle campagne elettorali nazionali. Parte rilevante della portata innovativa di questo progetto sta nell’attestare tanto gli obiettivi settoriali quanto quello unitario su campi ancora in massima parte poco esplorati dalla comunità scientifica nazionale e, per molti aspetti, ancora di frontiera.