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L'epoca del populismo? Come i partiti populisti definiscono l'agenda pubblica in Italia e Francia

Tipologia
Università ed Enti Pubblici di Ricerca
Programma di ricerca
Ricerca Locale
Ente finanziatore
Università degli Studi di Torino
Budget
8.219,35 €
Periodo
06/04/2016 - 05/04/2018
Responsabile
Giuliano Bobba

Partecipanti al progetto

Descrizione del progetto

Le elezioni europee del 2014 hanno confermato che i cosiddetti partiti e movimenti populisti sono diventati centrali nella vita politica di molti Stati membri, fino al punto di chiedersi se è iniziato quello che potremmo definire una nuova «epoca del populismo». Accanto ai partiti populisti di destra, sono infatti nati nuovi partiti e movimenti con caratteristiche diverse, ma definiti da molti studiosi come populist, si pensi, tra gli altri, a Syriza in Grecia, Movimento 5 Stelle in Italia, Podemos in Spagna. Negli ultimi decenni, la crisi della democrazia rappresentativa - e, in particolare, l'alto livello di insoddisfazione politica e la sfiducia dei cittadini - unito agli effetti della «great recession» (Kriesi e Pappas 2015) hanno prodotto le condizioni ideali per lo sviluppo del populismo.

Francia e Italia erano non hanno fatto eccezione. Essi sono infatti due tra i paesi europei in cui la crescita del populismo è parsa più forte. Il Front National (FN) nelle elezioni del 2014 è stato infatti il primo partito di Francia, mentre in Italia i tre partiti considerati populista - Forza Italia, Lega Nord e Movimento 5 Stelle - hanno ottenuto più del 45% dei voti (Bobba e McDonnell 2015). Tuttavia, il successo elettorale non è l'unico elemento importante di questa situazione politica. In entrambi i paesi, l'intero dibattito pubblico e politico sembra essere fortemente influenzato da temi e frames sostenuti da partiti populisti. Con l'effetto che anche gli altri partiti e i media mainstream tendono ad affrontare questi problemi, legittimando le proposte populiste.

Comprendere la portata e le ragioni della diffusione dei temi e frames populisti all'interno del dibattito pubblico e politico è l'obiettivo principale di questo progetto. Anche se nel corso degli ultimi venti anni, Francia e Italia sono stati più volte un terreno fertile per lo sviluppo e l'ascesa di partiti populisti, in entrambi i paesi, gli studiosi hanno scarsamente utilizzato a questa categoria analitica. D'altra parte si sa che del termine «populismo» si è spesso abusato e la sua definizione scientifica sia controversa.

Il primo passo per realizzare da un punto di vista teorica ed empirico la ricerca sul populismo è quindi quello di proporre una definizione di populismo e la sua relativa operazionalizzazione. Ciò permetterà di: (a) valutare chiaramente quali partiti possono essere definiti come populista e quali no; (b) verificare se e in quali circostanze casi possono essere individuati casi di «media populism» (Krämer 2014; Meyer 2006; Stewart, Mazzoleni e Horsfield 2003); (c) valutare la diffusione del populismo e chiarire il ruolo dei partiti populisti nel definire l'agenda pubblica.

Nel dettaglio:

  1. A partire dai quattro pilastri individuati sulla base della letteratura da Albertazzi e McDonnell (2015), il "popolo", le "élites", la "democrazia" e gli "altri" (cfr. Stato dell’arte), la ricerca analizzerà tre dimensioni di un partito politico: l'organizzazione, il party in public office, la comunicazione del partito. In questo modo, saranno individuati tre tipi di partito:
    • partiti che contengono riferimenti ad almeno uno dei quattro pilastri all'interno delle tredimensioni considerate: statuto e/o carta dei valori; traformazione delle promesse elettorali in proposte di legge nazionali; i discorsi e le dichiarazioni del leader. Potremmo chiamare questo tipo di partito Hard Populist Party (HPP).
    • partiti che contengono riferimenti ad almeno uno dei quattro pilastri solo all'interno della dimensione della comunicazione. Potremmo chiamare questo tipo di partito Soft Populist Party (SPP).
    • partiti che non contengono riferimenti a nessuno dei quattro pilastri all'interno delle tre dimensioni considerate. Potremmo chiamare questo tipo di partito Non Populist Party (NPP).
  2. A fianco dei partiti politici, numerosi studi teorici hanno mostrato che anche i media possono agire come attori populisti. Questa ricerca permette di verificare il ruolo che il cosiddetto «media populism» riveste in Francia e in Italia, sia nella creazione di condizioni favorevoli per la nascita e la crescita di partiti populisti, sia nel pubblicare e sostenere posizioni che sono di per sé populiste.
  3. Infine, l'analisi del dibattito pubblico permette di chiarire due elementi cruciali. Da un lato, sarà misurata la visibilità della retorica populista nei due sistemi, per comprendere quanta di essa proviene dagli HPP, quanta dai SPP e che porzione del dibattito pubblico è invece scevra da elementi populisti . Dall'altro lato, l'obiettivo è di chiarire quanto, su quali temi e attraverso quali dinamiche i partiti populisti sono in grado di definire l'agenda pubblica.

Innovazione rispetto allo stato dell'arte

Il progetto offre il primo studio comparato sulle ragioni della crescita di partiti populisti in Italia e Francia, colmando la lacuna di ricerca originale relativa alla comunicazione politica populista degli attori politici tradizionali e la copertura ad essa riservata dai media mainstream. Il progetto ha i seguenti obiettivi di ricerca:

  1. valutare la rilevanza di: fattori sistemici interni rispetto alla crescita del populismo (es. sistema politico ed elettorale, cultura politica, );fattori strutturali esterni rispetto alla crescita del populismo (es. corruzione politica, impegno civico e partecipazione, ); fattori contingenti esterni rispetto alla crescita del populismo (es. impatto della crisi economica, scandali politici, ); identificare le principali caratteristiche dei diversi tipi di partito politico (HPP, SPP e NPP) all'interno delle due democrazie analizzate; misurare la presenza di elementi populisti nel dibattito pubblico, chiarendo: la diversa visibilità, che HPP, SPP e NPP hanno all'interno del dibattito pubblico; il diverso impatto che HPP, SPP e NPP hanno nel definire l'agenda; se e a quali condizioni il sistema dei media, in generale, o i singoli media, in particolare, agiscono alla stregua di attori populisti (media populism);
  2. definire un framework per l'analisi del populismo in prospettiva comparativa e costruire una teoria del rapporto tra HPP, SPP, NPP e media.

 

Ultimo aggiornamento: 08/05/1975 01:52
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