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Processi socio-politici ed economici in Libano dopo le rivolte arabe del 2011

Tipologia
Università ed Enti Pubblici di Ricerca
Programma di ricerca
Ricerca Locale
Ente finanziatore
Università degli Studi di Torino
Budget
6.820,28 €
Periodo
06/04/2016 - 05/04/2018
Responsabile
Rosita Di Peri

Partecipanti al progetto

Descrizione del progetto

Il progetto di ricerca intende analizzare gli effetti dei processi trasformativi occorsi nei paesi del Medio Oriente e Nord Africa (MENA) dal 2011, sul Libano. In un contesto regionale sempre più frammentato e caratterizzato da un incremento della violenza a vari livelli, uno stato paradossalmente debole come quello libanese, con le sue molteplici contraddizioni e con un sistema consociativo basato sulla interazione di ben diciotto diverse comunità, ha mostrato una rara flessibilità e capacità di adattamento anche a fronte dell’afflusso record di profughi siriani (ormai più di un milione).

Il presente progetto di ricerca parte dalla constatazione che, se da un lato il Libano si è dimostrato “resistente” da un punto di vista istituzionale alle forti sollecitazioni provenienti dalle modificazioni del contesto regionale, dall’altro lato le proteste partite nella regione tra il 2010-11 hanno evidenziato, anche in Libano, un deterioramento delle condizioni socio-economiche, fatto che sta avendo effetti assai negativi sull’elemento portante del sistema consociativo libanese, ossia le comunità. Si assume qui che, al pari degli altri paesi MENA, il Libano abbia subìto gli effetti negativi di processi di neoliberalizzazione e privatizzazione che sono stati tra le cause della crescita della povertà e della marginalizzazione socio-economica di ampie fasce della popolazione in tutta la regione.

Partendo dunque da tali assunti il progetto di ricerca si svilupperà su due filoni. Da un lato si concentrerà sullo studio di una delle comunità che ha avuto un ruolo cruciale sia nella definizione degli assetti consociativi, sia di quelli economici, ossia la comunità cristiano-maronita. Perno della stabilità libanese nel periodo precedente la guerra civile (1943-1975), dopo la firma degli accordi di Taif del 1989 che hanno posto fine a tale sanguinosa fase della vita del paese, la comunità maronita ha subìto un processo di marginalizzazione politica, economica e sociale che sta avendo e potrebbe avere in futuro ampie ripercussioni negative sul “sistema Libano” e sui  suoi meccanismi di gestione del dissenso e, in ultima analisi della violenza. Lo studio del processo di marginalizzazione della comunità maronita in Libano, dunque, è una delle lenti più interessanti, oggi, per analizzare i processi di trasformazione politica e socio-economica del paese.

Dall’atro lato il progetto si concentrerà sulle dinamiche di adattamento che il paese ha posto in essere a partire dall’avvio della crisi siriana. In particolare si analizzerà l’impatto dei programmi realizzati dall’Unione Europea, focalizzandosi in particolare sulle politiche relative alla gestione dell’emergenza profughi. L’analisi dei progetti dell’UE sviluppatisi in tale ambito permetterà di comprendere come, se e in che misura i programmi dell’UE abbiano contribuito a rendere il Libano “resistente” alle pressioni regionali o, al contrario, abbiano influito sulla frammentazione confessionale contribuendo a disgregare il tessuto comunitario, contribuendo ad accrescere la marginalizzazione di determinate comunità. Obiettivi:

  • Offrire un contributo originale e aggiornato al dibattito della comunità scientifica sui processi di trasformazione politica, sociale ed economica in corso in Libano e, in maniera più ampia, nei paesi MENA nel post
  • Rafforzare un filone di studi, quello sui paesi MENA, che all’interno di CPS si è nel tempo consolidato anche attraverso specifiche iniziative (Scuola estiva ToMideast, binazionale Torino-Rabat, profilo MENA Studies nell’ambito del Cds magistrale di Scienze Internazionali, Erasmus, convenzioni internazionali con i paesi della regione).
  • Organizzare momenti di sensibilizzazione e seminari di studio sui temi della ricerca che coinvolgano colleghi di chiara fama a livello nazionale ed internazionale.

Innovazione rispetto allo stato dell'arte

A fronte di un dibattito accademico che ha letto il caso libanese del post 2011 come residuale rispetto alla modificazione degli assetti regionali, si intende qui rimettere al centro dell’analisi la politica libanese, le sue istituzioni e la sua unità costitutiva, ossia le comunità. L’attenzione alle modificazioni degli assetti comunitari e delle loro relazioni con le istituzioni offre una lente originale per decostruire, da un lato, la visione della ‘settarianizzazione’ oggi chiave di lettura univoca degli eventi regionali; dall’altro lato consentirà di sviluppare un ragionamento più ampio sulle trasformazioni dei confini delle comunità libanesi, sempre di più accomunate da processi di pauperizzazione. Se nel corso degli ultimi anni la narrativa prevalente è stata quella che ha descritto il Libano come prossimo ad una nuova guerra civile, il presente progetto, invece, intende concentrarsi sulle traiettorie di resistenza che questo apparentemente fragile paese.

Ultimo aggiornamento: 08/05/1975 01:52
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