Dipartimento di Culture, Politica e Società

Lo scorso 27 ottobre le forze di polizia sono intervenute massicciamente negli spazi interni del CLE, mentre si svolgeva un’iniziativa promossa da Fuan-Azione universitaria. L’organizzazione di rappresentanza studentesca, il cui legame con il Partito Fratelli d’Italia è noto, ospitava un uomo politico, l’attuale assessore regionale piemontese Marrone, storico esponente del Fuan stesso, e un esperto dell’Armenia, Marco Ruffili (probabilmente Ruffilli) presentato quale docente universitario di Ca’ Foscari. 

Stando alle ricostruzioni diffuse dallo stesso Fuan-Azione universitaria (per es. qui: https://daynews24news.wordpress.com/2023/10/28/confronto-tra-collettivi-e-fuan-azione-universitaria-a-torino-la-tensione-al-campus-einaudi/?fbclid=IwAR049OFvJEkEAfylO2yV_xKQcWpUe_N9I3uUYtWIvLpA0_nasuTk-aAYQt4), non ci sarebbero stati contatti fisici o minacce da parte di chi contestava l’iniziativa: tutto si sarebbe ridotto a “momenti di tensione visiva” (sic!) e slogan antifascisti.

A questo punto le forze di polizia sono intervenute dentro il Campus. Sappiamo bene che l’esercizio della forza fisica da parte dello Stato deve sempre rispondere a criteri di legittimità e sottostare al principio di legalità, tanto più qualora ciò avvenga all’interno delle stesse istituzioni pubbliche.

Ciò premesso

Il Consiglio di Dipartimento stigmatizza la scelta della Questura di autorizzare l’uso preventivo della forza che ha messo a rischio l’incolumità di studentesse e studenti, come le immagini testimoniano senza alcun dubbio, e denuncia la lesione dell’autonomia delle istituzioni universitarie.

Il Consiglio di Dipartimento esprime altresì forte perplessità per il fatto che una figura politico-istituzionale, qui l’assessore Marrone, possa utilizzare le aule universitarie per intervenire senza alcun contraddittorio. Il pluralismo non è per noi un valore intermittente, che si rivendica per pura opportunità di parte, ma un valore di fondo: costituzionale, democratico, antifascista.