Great Old Biella (GO, Be Interdependent, Ease your Life, Look Ahead)
Great Old Biella (GO, Be Interdependent, Ease your Life, Look Ahead)
Valeria Cappellato
Partecipanti al progetto
- Di Giacomo Marina
- Dellavalle Marilena (Responsabile)
- Cellini Giovanni (Ricercatore)
- Cappellato Valeria (Responsabile)
Descrizione del progetto
Great Old Biella è un progetto dell’Università di Torino, finanziato da Fondazione Compagnia di San Paolo e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, volto a realizzare una ricerca-azione partecipata per promuovere l’invecchiamento attivo nel biellese insieme a cittadinanza ed enti del territorio, in particolare nell’area interessata dal Consorzio IRIS.
A partire dal dato statistico che vede Biella la provincia con l’indice di vecchiaia più alto d’Italia, con Great Old Biella – ovvero “Grande vecchia Biella” – il gruppo di ricerca si propone di valorizzare l’uso pubblico di un sapere accademico cresciuto negli anni, all’interno dei Dipartimenti Culture, Politica e Società e Scienze Economiche e Sociali e Matematico Statistiche, rispetto ai processi di invecchiamento attivo; ai sistemi di cura in un’ottica di integrazione; allo sviluppo di competenze professionali di chi è coinvolto in percorsi di continuità assistenziale e alla riduzione delle diseguaglianze.
Più nello specifico, l’invecchiamento attivo è inteso come un processo di ottimizzazione delle opportunità di partecipazione, salute e sicurezza delle persone e di valorizzazione di competenze, esperienze e aspirazioni delle persone over 65.
Nell'ambito del progetto si stanno svolgendo una rilevazione di bisogni e desideri attraverso un questionario somministrato a persone che hanno un osservatorio privilegiato sulla popolazione over 65, una mappatura degli enti e dei servizi attivi e alcuni incontri con stakeholder del territorio, caregiver e la cittadinanza. L’obiettivo è quello di co-progettare soluzioni e risposte integrate che non trascurino l’eterogeneità di una parte di popolazione con caratteristiche anche molto differenti tra loro. Si vuole, quindi, evitare di proporre al territorio un modello precostituito, bensì si desidera co-costruire modalità innovative di supporto all’invecchiamento che possano anche sviluppare nuove opportunità di crescita economica e occupazionale.
La prima parte di ricerca sinora svolta ha colto la ricchezza del territorio in termini di vivacità del tessuto associativo. Emergono, tuttavia, criticità legate alla progressiva digitalizzazione di informazioni e pratiche necessarie per l’accesso e la fruizione dei servizi, che rende complesso navigare in questo mondo online. Un peso che ricade spesso sulle spalle dei/delle caregiver, ovvero di chi si prende cura delle persone più fragili che già sono investite di un ruolo molto impegnativo.
La prima fase del progetto si è conclusa il 10 maggio2023.
Il progetto è stato approvato anche perla seconda fase che avrò inizio l'1 ottobre 2023