CRT II Tornata 2020. Dare voce. Costruire la capacità di aspirare dei soggetti marginali
Tipologia
Fondazioni
Programma di ricerca
Bandi CRT - Richieste Ordinarie
Ente finanziatore
Fondazione CRT
Budget
22000
Periodo
01/02/2021 - 05/12/2023
Responsabile
Filippo Barbera
Partecipanti al progetto
- Barbera Filippo (Responsabile)
Note
Bisogni: Il progetto intende mettere in grado i soggetti marginali e privi di capacità di voice di immaginare un futuro che li renda protagonisti di un processo di cambiamento teso a ridurre le disuguaglianze sul mercato del lavoro. A tal proposito, il progetto prevede di concentrare l'attenzione sui giovani NEET, intesi come esempio precipuo di quei gruppi marginali i cui comportamenti sono pesantemente influenzati dalla mancanza di immaginari e credenze orientate al futuro e di capacità di aspirare. È infatti ben noto che il comportamento dell'offerta di lavoro dei NEET non è solo o tanto funzione della scarsità di opportunità occupazionali e formative, quanto della inconsistenza delle credenze e immaginari che limitano fortemente la pro-attività di questi giovani, allontanandoli anche dalle opportunità esistenti. A Torino, a riguardo, la disoccupazione giovanile e i NEET rappresentano un problema importante e grave che, specie nelle periferie, mette a rischio la coesione sociale e genera diseguaglianze economiche, sociali e di riconoscimento.Modalità di identificazione: Le diseguaglianze che caratterizzano i NEET come soggetti marginali sono uno dei tratti caratterizzati la società contemporanea.
In Italia, sono il 20-25%% dei ragazzi italiani tra i 18 e i 24 anni: uno su quattro, come recita il recente lavoro di Nicolò Zancan (Laterza, 2019). Un milione e duecentomila giovani italiani non studiano e non lavorano. Il caso torinese non fa eccezione, anzi: la diminuzione della partecipazione elettorale, la rabbia delle periferie, il conflitto sociale, la perdita di coesione e di capitale sociale, la minor capacità dei corpi intermedi di "fare comunità", la dispersione scolastica, la scarsa fiducia istituzionale e interpersonale, sono tutti fenomeni correlati allerosione della capacità di aspirare. Fenomeni che hanno anche una nota e chiara demarcazione spaziale: Torino è una città divisa, con diseguaglianze economiche e sociali durevoli che nascondono più impalpabili diseguaglianze di riconoscimento. Queste ultime comportano una contrazione degli orizzonti cognitivi e aspirazionali delle persone e dei territori, con conseguenze dirimenti per la qualità sociale e la coesione delle comunità territoriali.Azioni concrete poste in essere: Il progetto coinvolgerà i giovani destinatari delliniziativa (NEET periferie torinesi) e lavorerà alla generazione di comunità attraverso lutilizzo dei metodi di foresight, delle tecniche di partecipazione e co-progettazione proprie del Learning Community Canvas. Un esempio di metodologie che verranno utilizzate è il Future Lab, ideato dai futurologi tedeschi Robert Jungk e Norbert Mullert nel 1987 e utilizzato per la pianificazione civica e il miglioramento della qualità dei servizi rivolti alla cittadinanza. Si basa sulla partecipazione (anche numerosa: può coinvolgere anche un centinaio di persone nel processo, organizzate in sottogruppi di lavoro) e ha lo scopo di affrontare limiti e paure del presente per coltivare visioni di futuri possibili. Attraverso questo tipo di metodi partecipativi per lesplorazione di futuri scenari si attivano processi non pressati eccessivamente dallurgenza delle decisioni da prendere subito, ma più orientati alla costruzione di (con)senso collettivo. Il progetto si articola in 5 fasi: a) una prima parte di reclutamento e coinvolgimento dei partecipanti; b) la realizzazione di due percorsi-laboratorio svolti in parallelo per la costruzione di futuri occupazionali auspicati; c) il processo per la stesura di un manifesto congiunto Il futuro che vogliamo: la voce dei NEET a Torino; d) un percorso di capacity building e una fase di test sul mercato del lavoro; e) un evento finale di presentazione al pubblico dei risultati del percorso. Obiettivo di lungo periodo è far diventare i giovani NEET coinvolt