Vai al contenuto principale

L’e-learning ai tempi del Covid-19. Le risposte digitali delle università e degli accademici italiani all’emergenza sanitaria del 2020

Tipologia
Università ed Enti Pubblici di Ricerca
Programma di ricerca
Altri progetti di ricerca senza bando competitivo
Ente finanziatore
UNIRES - Italian Centre for Research on Universities and Higher Education Systems
Periodo
19/05/2020 - 19/05/2021
Responsabile
Francesco Ramella
Rocco Sciarrone

Partecipanti al progetto

Note

Le conseguenze inattese dell’emergenza sanitaria legata al COVID-19 hanno colto di sorpresa gli Atenei italiani, che in tempi rapidissimi -e caratterizzati da una grande confusione- hanno dovuto trovare soluzioni alternative alla didattica in presenza per poter mantenere fede alla propria missione di didattica, anche in un contesto di lockdown. La situazione emergenziale ha quindi portato al centro dell’attenzione soluzioni di e-learning, con docenti e studenti che si sono trovati a sperimentare (volenti o nolenti e con diversi gradi di familiarità) modalità di didattica a distanza veicolate dalla rete internet e fruibili attraverso piattaforme digitali.
È innegabile che in una situazione eccezionale come questa le tecnologie digitali si siano mostrate un grande vantaggio. Questa rinnovata attenzione a modalità di e-learning e di interazione mediate dalle tecnologie, che già esistevano da anni ma erano utilizzate da una minoranza di docenti e studenti, ha anche stimolato alcune riflessioni in merito alle implicazioni a beve e medio termine che la loro improvvisa diffusione può avere a più livelli. Il progetto di ricerca ha quindi l’obiettivo di descrivere e analizzare come gli atenei italiani abbiano messo in atto strategie di trasferimento delle proprie attività di didattica su piattaforme digitali o altri strumenti telematici, in risposta ai provvedimenti di distanziamento fisico imposti dall'emergenza sanitaria.
Le domande di ricerca alle quali si tenta di rispondere ruotano intorno ai seguenti interrogativi: si è verificata una risposta uniforme fra tutti gli atenei italiani? Vi è stato un coordinamento a livello nazionale o, al contrario, le risposte sono state molte e articolate, anche in funzione delle caratteristiche organizzative e istituzionali dei singoli atenei? È possibile identificare alcuni fattori a livello istituzionale e individuale che hanno agevolato o caratterizzato in maniera particolare i percorsi di transizione al digitale delle università italiane? Alla luce dei meccanismi di path dependency che caratterizzano le istituzioni universitarie è possibile ipotizzabile che atenei che già in passato avevano investito in iniziative di e-learning sia a beneficio interno (es. blended learning, innovazione didattica, formazione dei docenti) che esterno (es. corsi online, MOOCs, …) si siano ritrovate con maggiori risorse a disposizione per affrontare la transizione al digitale. Allo stesso modo, alcuni fattori di agency possono svolgere un ruolo significativo nell’orientare le strategie di adozione di determinate tecnologie o pratiche. Ad esempio la composizione delle reti professionali, gli interessi di ricerca ma anche le caratteristiche anagrafiche dei docenti possono renderli più (o meno) reattivi ad adottare soluzioni tecnologiche alternative.
Per rispondere a questi interrogativi di ricerca il progetto si articola su tre livelli analitici (macro, meso e micro, §tab 1) e prende in considerazione come unità di analisi sia i singoli atenei che i docenti all'interno di essi. Un primo livello sul quale la ricerca si concentra riguarda i fattori di contesto entro i quali atenei e docenti si sono mossi, e che hanno potuto influenzare la loro azione. L’analisi di documenti e fonti bibliografiche in merito alle strategie di fronteggiamento dell’emergenza messe in atto si concentrerà su tre livelli:
- nazionale (es. le linee guida e comunicazioni messe a disposizione dal Miur, dalla Fondazione CRUI etc..)
- di ateneo (es. le indicazioni fornite ai docenti, il coordinamento delle attività di didattica a distanza, attività formative e di supporto, così come le risorse messe a disposizione)
- di singolo dipartimento, scuola o corso di studi (es. comunicazioni e risorse integrative fornite in aggiunta a quelle di ateneo, supporto al coordinamento delle attività, …)

A livello micro verranno prese in considerazione i fattori di agenzia e i fattori relazionali
Ultimo aggiornamento: 10/05/1975 11:34
Location: https://www.dcps.unito.it/robots.html
Non cliccare qui!